Rispetto alla perfezione consolatoria del disegno “utopico”, è
la realtà a inserire un elemento di spiazzamento e sorpresa. (…) L’utopia che vogliamo proporre è quella che vede nella sovrapposizione dell’esistente che sopravvive e del nuovo che gli cresce dentro (intorno, sotto, sopra, nell’aria) la massima espressione progettuale possibile.