«I progetti proposti nel saggio sono due ipotesi di riciclo di tratti dismessi della linea ferroviaria Calabro/Lucana per la realizzazione di un sistema di mobilità lenta che definisce due Parchi lineari.»
«L’Urban Hyper-Metabolism [...] è capace di generare nuova energia a partire dai cicli territoriali ancora attivi e da quelli latenti, di riattivare quelli interrotti e di farne nascere di nuovi dalla metamorfosi metropolitana che stiamo vivendo»
«[...] le numerose ricerche condotte sul territorio Veneto e che in queste pagine sono sintetizzate, con le loro differenti angolazioni, ambiscono attraverso le ipotesi e le esplorazioni progettuali a produrre nuova conoscenza sul tema della “trasformazione dell’esistente” declinando in diverse forme e prospettive il tema generale del riciclo.»
«Tutti questi esperimenti lavorano secondo un obiettivo centrale: attribuire agli interventi architettonici – anche quelli di riciclo – un sostanziale ruolo “relazionale” ovvero di ri-attivazione del sistema di relazioni interne agli spazi e ai tessuti urbani.»
«Nella limitata dimensione dei luoghi reali il tempo e lo spazio coesistono compressi. In essi si riverberano i movimenti vitali ed i traumi della loro conformazione; da essi cadenzano i ritmi e gli strati di epoche diverse; su di essi si accumulano segni e detriti di abitudini ed eventi che, a loro volta, racchiudono storie, raccontano favole.
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«Dopo anni di riflessioni e interminabili osservazioni sul campo [...] non abbiamo particolari dubbi nell’affermare che l’utopia più interessante e produttiva è proprio quella del riciclo. »
«Il progetto deve fare i conti con una informalità che, esterna ad ogni controllo, potrà reinterpretare (recuperando, riusando, riciclando) il manufatto al di fuori dei processi, dei metodi e degli obiettivi che ne hanno determinato la produzione.»
«La difesa, la gestione e la valorizzazione del paesaggio hanno tanto più senso quanto più si siano in grado di dare vita a progetti che esprimano la ricchezza di un dialogo ampio, libero, consapevole. »
«I rifiuti per poter trasformarsi pienamente in risorsa economica e ambientale, hanno bisogno di essere al centro di un cambiamento culturale: nelle politiche, nei comportamenti, nella pianificazione, nel progetto. La loro gestione deve entrare in un progetto di territorio e di comunità.»
«Quando lo scarto e il rifiuto entrano in contatto con “il rispettabile e il pregiato”, gli esiti pervasivi di questa perdita di controllo del processo mettono in crisi la città e la razionalità stessa della separazione tra “ciò che ha valore da ciò che non ne ha”. »
«Il governo e la gestione dei drosscapes, i paesaggi dello scarto, in quanto componenti essenziali dei paesaggi contemporanei, vanno ascritti alle istituzioni della tutela e della cura del patrimonio e del paesaggio. »
«Questi progetti agri-urbani definiscono bene la pratica pluridisciplinare dell’agriurbanistica: urbanisti, paesaggisti, architetti, agricoltori e agronomi ecologisti lavorano insieme.»
«[...] le trasformazioni sociali della cultura rurale hanno caratterizzato la forma stessa del paesaggio agrario e il disegno della sua architettura; ugualmente la struttura del territorio ai margini dei centri urbani in Abruzzo è testimonianza di uno stato ormai permanente di “situazione di passaggio” in cui sembrano convivere diversi modi di intendere il paesaggio agricolo.»
«In un momento nel quale, insieme con le crisi dei territori e delle loro visioni, entrano in crisi ordinamenti consolidati del progetto, il ricorso al riciclo è l’occasione per un ripensamento di tecniche come di immaginari, per una manipolazione dell’esistente che si muove tra il riconoscimento di necessità e la ricerca di possibilità espressive, proponendo un nuovo termine al dibattito d’architettura»
«Andrebbe detto senza ipocrisie che il predicato “riciclare” è totalizzante. Nulla può sottrarsi all’azione che ricicla. Facendo un ulteriore passo in avanti è lecito affermare che riciclare è un “imperativo etico”. »
«Abbiamo proposto [...] di fare il punto sulla questione, partendo dalla discussione di quattro coppie oppositive secondo le quali il concetto di riciclo può essere declinato e definito. Le coppie oppositive prescelte – cui sono dedicate le quattro sessioni del convegno – sono: etico/estetico, economico/ecologico, noto/innovativo, politico/autoriale.»
«Sostanzialmente re-cycle pone un problema di metodo: esaspera posizioni e opposizioni, o forse semplicemente sottende un’identità molteplice (come da sua definizione).
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«[...] occorre ridefinire i termini di un’autorialità di forma differente, in grado di esercitarsi non solo sulle forme degli oggetti e degli spazi fisici, ma anche sulle forme dei dialoghi e dei processi decisionali [...]»
«Un nuovo to think project-action capace di sostituire all’impeto della parola “rivoluzione”, l’urgenza e la necessità della parola “risoluzione”, per scenari di “trasfigurazione della dismissione” in cui il progetto ed il processo di riciclo ne interpretano essenzialmente culture ed istanze.»
«Ciò che è già nel sito – o meglio l’uso e l’interpretazione che si dà di esso – è diventato un aspetto determinante per l’approccio teorico verso il progetto e questa maggiore consapevolezza conduce [...] a nuove teorie, nuove pratiche e nuove politiche.»
«“Postproduzione” e “riciclaggio” s’incontrano nell’ammissione che il mero processo di produzione, di presa diretta non è sufficiente a dare senso al progetto. S’incontrano quindi in un territorio lessicale e procedurale comune a cicli di progettazione di varia natura, dinamiche fisiche e biologiche.»
«Molto spesso è la presenza del vuoto generato da un crollo ad aprire prospettive inaspettate, suggerire rapporti nuovi con le condizioni al contorno, diventare il vero elemento di qualità del progetto, ed il luogo in cui l’intensità d’uso paradossalmente potrebbe divenire più alta.»
«Re-Cycle Italy può divenire l’occasione per costruire un nuovo sguardo sul territorio italiano, per realizzare un Viaggio in Italia che misuri l’ampiezza del cambiamento e le possibilità che esso apre. »
«[...] this research intends to explore the operative impact of the recycling process on the urban system and traces of urbanization that mark the territory so that these “materials” can once again become part of a unique metabolism together with the environmental system»
«Assume dunque importanza fondamentale la capacità di comprendere in primo luogo il valore delle grandi “architetture ambientali” [...] in quanto elementi primari del disegno territoriale di lunga permanenza e possibili catalizzatori di un progetto di riciclo in grado di rimettere in valore i sistemi ambientali del territorio.»
«La ricerca vuole soprattutto trovare strumenti per dare un nuovo senso e un nuovo uso a quanto già esiste nel nostro territorio, nel nostro paesaggio, nelle nostre città, dare nuova vita a ciò che è scartato o abbandonato, annullando il più possibile i processi di waste.»