Il termine scheletri nella sua diretta e cruda allusione biomorfica rimanda alla parte eminentemente strutturale di un organismo vivente. La collana Re-cycle Italy parte dal principio che l’architettura sia un organismo che esprime un ciclo di vita destinato a concludersi, ma che in realtà è possibile rigenerare mettendo in atto appropriati dispositivi di intervento progettuale. Il paesaggio italiano oggi è affollato di scheletri, relitti edilizi, soprattutto capannoni industriali ma anche palazzi per uffici o residenze. Sono architetture, spesso di qualità ordinaria, in cui l’interruzione del processo costruttivo ha determinato una condizione di non finito caratterizzata dalla presenza dominante del telaio strutturale. Sembra avverarsi la profezia della Maison Domino di Le Corbusier, che reinterpretando la Capanna di Lauger, prima antica formalizzazione del concetto di trilite costruttivo, ci proponeva una elementare struttura intelaiata in cemento armato come icona primigenia della costruzione moderna. Partendo da questa immagine il libro riflette sulle possibilità di recuperare alcune parti o l’intero corpo strutturale di edifici incompiuti o abbandonati. Riciclare, appunto, la loro struttura portante a partire dalla impossibilità del completamento secondo il progetto e le destinazioni originali, ma anche senza porsi l’obiettivo di ricostruire necessariamente una situazione stabile e definitiva.
Pagine: 180
Formato: digitale
Data pubblicazione: Febbraio 2016
Editore: Aracne
Prezzo: 13,00 €
ISBN: 978-88-548-9107-4